Finito il Tour, ieri sera avevo messo giù un percorso di massima… Questa mattina, dopo la notte ho deciso di ritornare a casa, l’ultima tappa che da Aosta mi ha portato sul lago Maggiore è stata sofferta, forse per il caldo, forse per la stanchezza, forse perché oramai appagato di tutto. Il caldo è opprimente, me ne ero già accorto la sera prima a St.Vincent in tenda. La parte che mi ha portato al lago Maggiore è stata abbastanza pianeggiante, anche se, per non passare nelle strade principali ed evitare il traffico, mi sono inoltrato nei vari paesini interni e, ammazza…. Salite e salitine, altro che pianura (i paesini passati fanno parte della via Francigena, molto segnalato) …. Comunque tutto ok in campeggio, a parte che arrivato non c’era il gestore e ho dovuto aspettare una quindicina di minuti per poter accomodarmi, la necessità di una doccia era impellente…. Comunque, trovata la piccola stazione di Dormelletto, stazione abbandonata a se stessa come le nostre…. Ho atteso l’arrivo del treno, non avevo idea di come è il trasporto biciclette, comunque è andato tutto bene
Considerazioni finali Il viaggio si è rivelato come lo avevo pensato e preparato, i primi sette giorni, fino ad Agay sono stati moderatamente semplici, circa 750Km con non grandi salite, comunque il dislivello totale di questa prima parte è stato di XXXXXX metri. Tutto è andato come avevo preventivato nelle schede, campeggi quasi compresi, un piccolo problema a riguardo a Molare in quanto ho soggiornato in un B&B che la signora Monica mi ha gentilmente (mossa dalla mia richiesta da stanco) aperto, dato che campeggi nella zona non ne ho trovati. Nel B&B ho trovato persone gentili in una casa molto accogliente e pulita. Il tratto nelle zone costiere è stato tranquillo con saliscendi non molto ripidi (almeno così ricordo). L’arrivo a Ventimiglia nel campeggio Por Le Mar è stato l’unico con pioggia (quasi scansata per 5 minuti)…. La partenza da questo campeggio è stato un po’ traumatico, con salita immediata, anche se di soli tre chilometri. La parte relativa alla Francia è stata stupendamente una scoperta. Posti come “le favole” con un verde intenso che si trova fino a quote elevate, sopra i duemila metri, paesi arroccati sulla montagna con tetti in lastre di pietra, valli verdissime, con ruscelli impetuosi che scendono, formando talvolta delle cascate. Il Verdon con le sue gole a strapiombo, oggetto di giuoco da parte dei climber di tutto il mondo. In certi posti, come la salita per il Galibier, nelle prime decine di chilometri, fiumi impetuosi che vengono sfruttati per il canottaggio e il rafting…. Poi le cime, ancora innevate, alcuni passi da poco aperti (Iseran) e altri (Bonette) con la cima non ancora percorribile e strada chiusa per pericolo di valanghe, montagne di un marron intenso con piccoli e grandi torrioni. Ciclisti gentili ed incontro con persone che mi hanno sempre dato dei consigli utili, a tal proposito anche se di diversa lingua, ci siamo sempre capiti in qualche modo. Ritorno a casa volentieri, con qualcosa in più. Di certo, non per piangerci addosso, ma i francesi sanno cosa fare per movimentare le loro zone. Le salite ai vari passi sono segnalate molto bene, con inclinazione e chilometri da percorrere, ad ogni paese c’è un Tourist Office, anche se non sempre aperto, siamo comunque penso ad inizio stagione. Di non molto simpatico, il fatto di una marea innumerevole di motociclisti, che non sempre rispettano i limiti. Al contrario, ho trovato da parte dei francesi, in qualsiasi posto in cui sono stato, un rispetto molto elevato per i ciclisti, quando sei per strada, senti letteralmente la macchina o altro che ti segue, rallentare per poi sorpassarti con molta oculatezza, succede come da noi??? Per strada comunque si trovano cartelli stradali che indicano l’obbligo di passare ad almeno 1,5 metri dal ciclista. I campeggi sono molto meno cari che da noi, nei “Municipal” sono riuscito a pagare ben 6,00€!!! Dal punto di vista tecnico, non ho avuto particolari problemi, solo la rottura della catena alla fine, sul piccolo San Bernardo, comunque avevo con me l’attrezzatura per la riparazione, e la foratura della gomma anteriore proprio l’ultimo giorno… Il resoconto della parte francese è: · 1032m - Col d’Ayen
Totale chilometri percorsi: 1679 Km |
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