Partenza dalla località Spondigna nelle vicinanze di Trafoi dove si trova il santuario della Madonna delle Tre Fontane Sante, località dove ho campeggiato, scelta che è stata obbligata per il fatto che il locale campeggio di Trafoi era ancora chiuso. Il posto è molto bello e tenuto molto bene, si tratta di un luogo santo che secondo alcuni studi era frequentato anticamente dai Druidi celtici. Nel parcheggio ho trovato una coppia di ciclisti con camper con cui ho potuto fare qualche parola, gli stessi il giorno seguente avrebbero fato lo Stelvio. Il primo chilometro praticamente in piano con l'incontro di qualche animale a due corna, congiungimento alla strada principale e da qui le pendenze non scherzano, dall' 8 al 10 costante senza interruzioni di sorta e la pendenza si sente...... sarà il peso? O la pasta e fagioli della sera prima? In alcuni tratti il garmin segna un 13%, mahhh.... La strada è molto trafficata specialmente da motociclisti che in maggioranza hanno un'andatura moooolto sostenuta..... Ci sono camper, furgoni, auto che a volte nei tornanti fanno fatica a curvare. Dimenticavo di dire che alla partenza di Prato allo Stelvio se non sbaglio vengono segnati i tornanti che dovrebbero essere 48..... Interminabili. Dal primo tratto boscoso si esce con vista sui famosi tornanti, sembrano non finire mai. Dopo qualche fermata con la scusa di foto, alimentazione e quant'altro con fatica giungo alla Cima Coppi (2756m), da qui si riescono a vedere perfettamente gli ultimi famosi tornanti dello Stelvio. Qui i motociclisti, i ciclisti, gli sciatori e quant'altro non si contano. Mi fermo al primo “produttore di panini” e mi faccio inserire tutto quello che è possibile, compresi crauti e cipolle....... Dopo alcune foto, inizio la discesa con le dovute protezioni, anche se la temperatura è mite. Scendo senza alcuna fretta e mi fermo di tanto in tanto per alcune foto, un paio di posti sono simpatici, un tratto molto probabilmente della vecchia strada oramai chiuso e un luogo in cui è presente una cascata a più salti molto bella. Il tratto successivo per arrivare a Bormio è costellato di gallerie, a volte molto strette. Da Bormio scendo ancora per poter arrivare al campeggio Cima Piazzi in cui dopo una doccia ristoratrice e dopo aver sistemato la tenda mi accingo a cenare, Pizzoccheri alla Valtellinese, abbondanti. Domani Gavia. |
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